L'isoleta de Sant'Elena
Gh'è a Venezia un'isoleta / de verdura circondata, / co una picola ciezeta / in antico fabricada, /e che par che galegiante / sora l'acqua la camina
primegiando fra le tante / la so forma singolar. / Isoleta benedeta / no te posso mai scordar. / Ogni sorte de oseleti / co scomenza primavera,
i so canti sempliceti / fa sentir avanti sera; / e co salta su da l'onde / dopo l'alba l'astro d'oro, / i vien fora da le fronde / per volerlo saludar. Isoleta benedeta no te posso mai scordar. / La laguna che contorna / sta so gema predileta, / tuta d'alega l'adorna / perchè i fluti la rispeta; /
solo qualche gondoleta / che conduse i so signori, / se avicina queta queta / costizando verso el mar. / Isoleta benedeta / no te posso mai scordar / Che delizia, che portento! / le conserve più preziose là se trova a so talento / dè fioreti erbe odorose. / Ma ste cose tanto amate /
che natura ne regala / solo l'aneme ben fate / le sa goder e stimar. / Isoleta benedeta / no te posso mai scordar.
L'isola
L'isola di Sant'Elena sorge all'estremo orientale della città di Venezia. L'isola è raggiungibile, oltre che con i vaporetti Actv (fermata: Sant'Elena), a piedi lungo la riva dei Sette Martiri o più all'interno attraverso le calli di Castello.
Due sono i ponti che la collegano al resto della città e cinque i ponti che collegano le due isole che formano il quartiere.
Conosciuta per la lussureggiante vegetazione è definita "polmone verde" della città, è da sempre luogo di gioco per i bambini.
Gli abitanti
I santelenini (si definiscono così gli autoctoni dell'isola) sono molto fieri della loro isola verde che offre all'osservatore attento una vasta gamma di flora e fauna.
Sin da bambini i santelenini sfruttano l'isola per giocare a calcio, pallavolo, tennis, basket, scorrazzare in bicicletta ecc.
Da adulti, chi non la abbandona, si gode la tranquillità del luogo nel weekend. I più anziani passeggiano indisturbati tra le fresche frasche, ottimo ristoro dalla calura estiva.
CuriositÃ
L'isola, inizialmente un isolotto rifugio di navigatori, divenne sede di un monastero e via via si espanse fino a divenire un quartiere a sè, indipendente dal sestiere di Castello (infatti la numerazione è diversa). Il quartiere abitativo, prese le attuali sembianze in epoca fascista.
Una violenta tromba d'aria, rimasta nella memoria di molti, provocò diverse vittime nel 1970, a memoria di ciò esiste un cippo proprio davanti ai pontili Actv.
Una seconda tromba d'aria investì l'isola nel 2012 senza per fortuna provocare vittime.
Nella chiesa Parrocchiale è ancora conservata l'urna con le reliquie di Sant'Elena.
I servizi
Scesi a Sant'Elena dal vaporetto avrete a vostra disposizione un'edicola, due panifici, due tabaccherie, una macelleria, due ristoranti, due bar, una pizzeria, un hotel a quattro stelle, una parrucchiera, due darsene per imbarcazioni, una farmacia, una stazione dei carabinieri (presidiata dalle 9.00 alle 17.00), un ambulatorio di medicina generale (campo Marco Stringari), un ambulatorio pediatrico privato, un parco giochi, i bagni pubblici con DAE (defibrillatore automatico esterno), la chiesa di Sant'Elena e lo stadio del Venezia.